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Con l'uscita delle CPU K7 AMD poté finalmente giocare alla pari con Intel sul versante prestazioni, con grande gaudio dell'utenza. I prezzi delle CPU di mese in mese crollarono, almeno nelle fasce media e bassa.

Le CPU K6 continuarono ad essere prodotte, così da coprire la fascia più bassa. Nel febbraio del 2000 il modello di punta della famiglia K6-2 era prezzato appena 189 dollari per lotti da 1000,  e Cyrix, ormai rantolante, svendeva le proprie CPU: le Cyrix 6x86 MIII erano vendute ad appena 89 e 99 dollari (rispettivamente nelle versioni a 400 e 433 MHz).

Intel, per non perdere eccessive quote di mercato, commercializzò Celeron sempre più economici. In Marzo i Celeron a 566 e 600 Mhz toccarono la quota, rispettivamente, di 167 e 181 dollari. AMD e Cyrix costrinsero la rivale a scendere dal trono, per camminare tra i comuni mortali.

Nella fascia alta, al contrario, era AMD a dettare legge. L'elevato costo di produzione degli Athlon Slot 1 a 1 GHz costrinse la casa di Sannyvale a prezzare le CPU a prezzi incredibili, toccando i 1299 dollari per lotti di 1000 unità. Il più veloce Pentium III, a 866 MHz, era prezzato appena a 776 dollari. Nel marzo del 2000 le azioni AMD toccheranno l'apice, superando i 43 dollari. Solo nel 2006 torneranno a livelli simili, con l'acquisizione di ATi.

 

 

Grazie alle ottime caratteristiche delle CPU Athlon, AMD poté finalmente attaccare anche il mercato mobile e Workstation (Athlon MP), fino ad allora quasi esclusivamente nelle mani di Intel. Negli anni passati tentò con le CPU K6, ma con scarso successo. K7 era in grado di offrire un prodotto dal buon rapporto consumo/prestazioni o costo/prestazioni, a seconda dell'ambito di utilizzo

Sfortunatamente per AMD questa situazione ebbe una fine precoce. Il ritorno di Intel al classico Socket ZIF con buoni prodotti, l'attaccamento dei grandi OEM al marchio di Santa Clara e la cecità dell'utenza determinarono la stagnazione delle quote di mercato. Sebbene AMD avesse prodotti molto competitivi sul versante dei prezzi, e per un certo periodo i migliori dal punto di vista velocistico, il guadagno di AMD dal punto di vista del market share per le CPU x86 fu nullo, mantenendosi sul 14,8%. L'utenza, in particolare, come avrebbe fatto anche con l'Athlon 64, premiò Intel: l'utente medio era ed è contento della concorrenza di AMD non perché può acquistare ottime CPU a  buon prezzo, ma perché può acquistare CPU Intel a prezzo inferiore. Questa situazione, per una casa piccola come quella di Sunnyvale, non era e non sarebbe stata sostenibile.

Lasciando agli articoli Storia del Socket 462 e Storia del Socket 478 il compito di spiegare l'evolversi della situazione in campo hardware nel periodo 2000-2003, in questo penultimo paragrafo vorrei soffermarmi sulle questioni finanziarie e di marketing di AMD.

Sanders, ormai prossimo al ritiro, nel 2001 decide di lasciare in eredità ad AMD un prodotto che avrebbe dovuto detronizzare Intel, in ogni fascia di mercato: l'Athlon 64. Una CPU in grado di eseguire indistintamente codice a 32 e 64 bit e dalle prestazioni elevatissime. Intel, al contrario, preferì suddividere tali capacità tra due famiglie. Xeon e Pentium da una parte, 32 bit, e Itanium, 64 bit, dall'altra.

 

 

Per far questo diede a Jim Keller carta bianca per il reparto Ricerca e Sviluppo. Mentre Intel nel 2000 spendeva in proporzione circa il 37% degli utili in ricerca e sviluppo, AMD arrivava all'incredibile percentuale del 65%.

Sanders aveva per SledgeHammer grandi progetti: K8 non sarebbe dovuta essere solamente la CPU multimediale più potente, ma avrebbe dovuto primeggiare anche in campo Mobile e Server. Sarebbe dovuta essere un vero e proprio martello, in grado di frantumare le CPU Xeon e Itanium, quest'ultimo dato per favorito sul lungo periodo nel settore professionale.

 

PC Magazine (Settembre 2001)

 

Proprio grazie a questa ultima geniale trovata di Sanders e Keller oggi possiamo utilizzare CPU con tali caratteristiche, capaci di elergirci potenza da vendere. Molti analisti e giornalisti al tempo si dimostrarono scettici su questa strada, ma adesso possiamo affermare che fu quella più giusta, tanto che anche Intel dovette inchinarsi, adottando le estensioni x86-64 di AMD. Per la seconda ed ultima volta Davide sconfisse Goliah.