Sono passati ormai due anni dal lancio di Assassin's Creed: Syndicate, titolo ambientato nella Londra del 1868, in piena seconda rivoluzione industriale, ed al quale venne affidato il compito di risollevare la nomea della serie a seguito del non proprio convincente Assassin's Creed: Unity.
Nonostante i diversi milioni di copie vendute, anche Syndicate non è riuscito a "sfondare" come Ubisoft sperava. A parte il motore grafico non proprio efficiente, dal quale ci si aspettava sicuramente di più in termini di qualità visiva e rendimento, il motivo di tutto ciò è da addebitare - secondo il sottoscritto - all'ambientazione e ad il periodo storico fin troppo "forzato" per il tema di fondo, ossia la confraternita degli assassini ed il loro modo di agire, storicamente legato "al passato".
Proprio per questo motivo crediamo che Ubisoft, affidandosi agli studi di Ubisoft Montreal, i quali hanno realizzato l'indimenticabile Assassin's Creed: Black Flag, abbia deciso di "ripartire da zero" con Assassin's Creed: Origins.
Come lascia intendere il nome, questo nuovo capitolo della serie si basa sulle origini della confraternita degli Assassini.
Storicamente ambientato prima dell'anno zero, precisamente nel periodo in cui Cleopatra guidava l'Egitto, Assassin's Creed: Origins ci permetterà di vestire i panni del Medjay Bajek, il quale agirà non solo per vendetta personale, bensì nell'interesse della collettività, data l'oppressione dei popoli messa in atto dai precursori dei Templari.
Ma c'è di più. Questo nuovo capitolo non punta esclusivamente a distinguersi per storia ed ambientazioni inedite, ma anche per un gameplay totalmente "rinnovato", ovviamente rispetto a quanto visto sino ad ora, che tenterò di descrivervi al meglio nelle prossime pagine.
Assassin's Creed Origins è disponibile su console next-gen e PC Windows dal 27 Ottobre 2017, in diverse edizioni e con prezzi a partire da 59.99€. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Spunti di lettura:
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Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisogna essere in possesso almeno di una configurazione hardware di livello oramai mainstream, con almeno 6GB di RAM ed un'accoppiata CPU+GPU di fascia media (Vedi pagina successiva per maggiori chiarimenti).
In possesso dei requisiti minimi e con impostazioni grafiche medie, l'esperienza di gioco risulterà di poco migliore a quella ottenuta sulle attuali console next-gen ma con risoluzione 1080p nativa e framerate pari a 30FPS (A quanto pare, il target a cui ha mirato Ubisoft).
Ricordiamo che le console eseguono il titolo di base alla risoluzione 1080p, sfruttando la tecnica della risoluzione dinamica per garantire un framerate - non proprio stabile - pari a 30FPS tramite VSync adattativo (Salvo PS4 Pro ed XBox One X che lo eseguono, sempre sfruttando la stessa tecnica, in 1080p a 60FPS e 4K a 30FPS).
Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alte ed a risoluzioni superiori al classico 1080p (Il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.
REQUISITI MINIMI per risoluzione 720p con preset "basso":
OS - Windows 7/8.1/10 64-bit
CPU - Intel Core i5-2400S oppure AMD FX-6350
RAM - 6GB
GPU - Nvidia Geforce GTX 660 oppure AMD R9 270
VRAM - 2GB
HDD - 45GB
REQUISITI RACCOMANDATI per risoluzione 1080p con preset "alto":
CPU - Intel Corei7-3770 oppure AMD FX-8350
RAM - 8GB
GPU - Nvidia Geforce GTX 760 oppure AMD R9 280X
VRAM - 2/3GB
Al pari di quanto visto di recente su Watch Dogs 2 e Ghost Recon: Wildlands, anche Assassin's Creed: Origins è basato sull'engine grafico AnvilNext, naturalmente nella sua più recente revisione.
Basato sulle DirectX 11, ricordiamo che questo è capace di supportare texture in alta definizione, rendering basato sulla fisica (PBR), sistemi di illuminazione dinamica avanzati così come la generazione delle ombre, diverse modalità di antialiasing, diverse opzioni di contorno, il supporto 4K, multi-monitor, FPS uncapped, e così via.
Il lavoro effettuato dal team di sviluppo, per quanto riguarda la qualità grafica raggiunta, merita realmente un encomio, come potrete notare voi stessi dagli screenshot allegati in questa recensione.
Il vasto scenario che vede protagonista l'antico Egitto, la cui riproduzione è suddivisa in 4 macro-aree (Giza & Menfi, Siwa, Delta del Nilo e Fayyum), condensa una serie di famosi luoghi alle lunghe distese di sabbia del deserto.
La cura riposta nella riproduzione delle varie ambientazioni, dei monumenti dell'epoca e dei villaggi, è impressionante. In un solo istante si può ammirare il contrasto dei colori provenienti dalla dorata sabbia e dalla sgargiante vegetazione che nasce vicino ai corsi d'acqua, il cui comportamento, s'intende il movimento al passaggio delle imbarcazioni ed i riflessi che genera, si avvicina spaventosamente alla realtà.
Ad arricchire il tutto è il sistema di illuminazione il quale, accoppiato ad un ottimo ciclo giorno-notte e riproduzione del cielo quasi perfetta in tutte le sue sfaccettature, riesce a regalare scorci mozzafiato, oltre a quella sensazione di realismo che serve ad un titolo open-world di questo calibro.
C'è qualche texture secondaria sulla quale si poteva osare di più, oltre a qualche altra piccola sbavatura, ma tutto sommato non ci si può proprio lamentare. Potremmo passare ore a descivere quanto visibile durante il gameplay, ma preferiamo lasciar parlare le immagini.
Al contrario di quanto visto recentemente in Wolfenstein II: The New Colossus, in Assassin's Creed: Origins vi è una più marcata differenza in termini resa visiva tra i preset "ultra-low", che tutto sommato non se la cava poi così male, ed "ultra".
Sfruttando il benchmark integrato, così da potervi offrire un side-by-side piuttosto affidabile e senza il rischio di incorrere in fastidiosi spoiler, abbiamo potuto notare delle nette differenze.
Per prima cosa con il preset ultra-low non troveremo un terreno dettagliato, con tanto di detriti del caso, ed un cielo "nuvoloso" dal tono più realistico, così come la gestione generale del sistema d'illuminazione, una migliore resa di ombre e sopratutto delle texture, una riproduzione più realistica dei corsi d'acqua con tanto di riflessi generati dagli oggetti nelle vicinanze.
Di seguito il video confronto side-by-side:
La nostra prova è stata effettuata sulla ultima revisione della build ITX realizzata in collaborazione con Fractal Design, GigaByte Italia e Reeven, che può contare ora sulla CPU Ryzen 7 1700 di AMD oltre che sulla fidata GPU Nvidia GTX 1070 in variante G1 Gaming prodotta da GigaByte, senza dimenticare la precedente configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 e GPU AMD GigaByte HD7950 WindForce 3X.
Di seguito alcuni scatti che ritraggono i sopracitati sistemi di prova:
Sistemi di prova | ||
ITX Entry Level |
ITX Enthusiast |
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Processore Frequenza |
Intel Core i3 6100 stock |
AMD Ryzen 7 1700 stock |
Dissipatore |
Reeven Brontes (red fan) |
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Memoria RAM | ||
Scheda Madre |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD HD7950 3GBD5 Gigabyte 900-5000MHz (core-memory) Windforce 3X |
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Driver |
AMD ReLive 17.10.3 BETA |
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SSD |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
WD Blue 1TB via USB3.0 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore | ||
Case | ||
OS |
Windows 10 PRO x64 | |
Periferiche | ||
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p (+ virtual resolution) |
Assassin's Creed: Origins, come già anticipato, ha grosse pretese in quanto a potenza di elaborazione, ed abbiamo potuto constatarlo servendoci del benchmark integrato (Finalmente un titolo di recente uscita che lo integra, grazie Ubisoft!).
Pur avendo a disposizione una CPU di fascia alta, sarà importante disporre di una GPU potente per godere di un framerate medio pari a 60FPS in 1080p, con tutti i dettagli al massimo. Un chiaro esempio di tutto ciò è il risultato ottenuto dal notebook ROG GL502 VS, recentemente recensito sul nostro portale, che a tale risultato ci si avvicina appena, nonostante disponga di un Core i7-7700HQ ed una GTX 1070M da 8GB.
Si comporta un po' meglio il nostro sistema di riferimento, dotato di CPU Ryzen 1700 e GTX 1070, ma per lo più date le frequenze operative più elevante della GPU.
Passando alla risoluzione 2560*1080p e poi 3440*1440p, sfruttando dunque il rapporto di forma 21:9, gli FPS medi scendono rispettivamente a circa 60 e 45. A risoluzione 4K si raggiungono i circa 30FPS medi, segno che per ottenere i 60FPS medi circa servirebbe la ben più potente GTX 1080Ti, notoriamente dalle prestazioni "quasi doppie" rispetto alla GTX 1070 da noi utilizzata.
Risultato un tantino deludenque quello ottenuto dalla configurazione di gioco di fascia entry-level, ricordiamo dotata di CPU Core i3-6100 e GPU HD7950 3GB, peggio di quanto ci potessimo aspettare. Nonostante si possa pensare che diminuire in maniera drastica le impostazioni grafiche possa significare raggiungere i 60FPS medi, a risoluzione 1080p, sappiate che non c'è modo di farlo.
Infine, un commento sulle statistiche di sistema rilevate durante una lunga sessione di gioco, a risoluzione 2560*1080p con tutti i dettagli grafici settati al massimo.
Il nostro PC di punta è riuscito a garantire, come già visto, i circa 60FPS medi, interrotti da diversi cali nelle circostanze più concitate, con utilizzo del core grafico pari al 90% circa e la VRAM occupata praticamente a metà, la CPU sfruttata al 50% circa ed un quantitativo di memoria di sistema occupata appena inferiore ai 10GB.
• screenshot del task manager e GPU-Z catturato sulla piattaforma dotata di CPU AMD Ryzen 1700 e GPU Nvidia GeForce GTX 1070, a seguito di una lunga sessione di gioco.
Come già anticipato, in Assassin's Creed: Origins vestiremo i panni di Bajek, l'ultimo Medjay d'Egitto, il quale è parte integrante della fondazione della Confraternita degli Assassini.
Purtroppo non possiamo dirvi altro. Ci sarebbe tanto da raccontare, di questa discreta trama, e non vogliamo anticiparvi nulla, in quanto sarebbe un peccato svelarvi tutte le sorprese che gli sviluppatori hanno preparato.
• Ma cosa significa Medjay? Nel momento di massima espansione "dell'impero Egizio", con questo termine venivano identificati gli specifici membri dell'esercito impiegati come esploratori e guardie per siti di interesse dei faraoni.
Passiamo ora al gamplay. Assassin's Creed: Origins riprende sì qualcosa dai più recenti tra i precedenti capitoli, ma viene caratterizzato da una più profonda impronta da gioco di ruolo.
Su Assassin's Creed: Syndicate avevamo già visto un sistema di personalizzazione dell'esperienza, basato sulla possibilità di salire di livello ed acquisire nuove abilità, e la possibilità di scegliere tra un discreto set di armi, anche da migliorare, ma qui viene elevato tutto alla massima potenza.
Ogni livello raggiunto, accumulata una determinata quantità di punti esperienza, offrirà più salute e danni da infliggere, e ci permetterà di confrontarci con i vari nemici che ci troveremo dinanzi. Naturalmente capiterà di trovarne di più scarsi, rispetto al nostro attuale livello, come di più forti che ci sopraffarranno in poche mosse.
A disposizione di Bajek ci saranno ben due differenti tipi di armi tasportabili e migliorabili, sostanzialmente suddividibili in spade e bastoni, due differenti tipi di archi, una torcia, bombe incediarie e dardi stordenti o simili, ed uno scudo. Tali armi si potranno trovare saccheggiando i nemici uccisi o determinati luoghi, oppure da acquistare tramite "il fabbro" ed un bazar itinerante che viene spawnato casualmente.
PRO TIP: potrete infuocare le frecce avvicinandovi ad una torcia et similia.
Il sistema di combattimento prevede parate con lo scudo, da sfruttare anche per rompere le difese del nemico, schivate, un attacco leggero con il quale attuare delle combo ed un più lento attacco pesante, ed infine l'accumulo di "adrenalina" necessaria per sferrare attacchi multipli (Per un determinato tempo) oppure mosse devastanti.
Tutto ciò, non proprio facile da gestire nelle prime ore di gioco, offre la possibilità di scegliere il modo in cui si vuole combattere. Si potranno utilizzare ad esempio gli archi per far fuori determinati nemici a distanza, sfruttare lance o lunghe asce per favorire un combattimento rude oppure delle più comuni spade per i combattimenti ravvicinati più elaborati.
Vi è da considerare inoltre che, data la totale libertà di approccio alle varie missioni, è possibile anche affrontarle in buona parte utilizzando la modalità stealth, nascondendosi tra i cespugli (Manca un vero e proprio sistema di copertura) e facendosi strada tramite uccisioni silenziose, fin quando non verremo notati.
Come già detto, ogni arma o scudo potrà essere migliorata, pagando con il denaro ottenuto saccheggiando o vendendo quelle non più utilizzate, ed ognuna vanta delle caratteristiche speciali. Potremo scegliere uno scudo che offre protezione dal fuoco, un bastone che sparge veleno o spade che ricaricano velocemente l'adrenalina, sta a noi scegliere come agire.
Allo stesso modo, anche parte dell'abbigliamento può essere migliorato così da ottenere più salute, un migliore utilizzo delle armi oppure un maggior numero di oggetti da trasportare. Ma come si può fare ciò?
Beh, semplicemente saccheggiando quanto più possibile e soprattutto dandosi alla caccia. Nello sterminato scenario egiziano troveremo una folta fauna, da cacciare sia sfruttando gli archi sia le armi più pesanti.
Ma come si fa a trovare tutto ciò? Beh, qui entra in gioco "l'istino Animus" che ci segnala i punti di interesse presenti nelle immediate vicinanze di Bayek, e poi c'è Senu. Ricordate il drone presente su Watch Dogs 2 e Ghost Recon: Wildlands? Beh, quest'acquila di nome Senu è la sua variante dell'epoca, dalle capacità a dir poco straordinare.
Attraverso questa potremo scoprire la posizione di tesori e determinato tipo di fauna che si aggira nello scenario. Sfruttando la sua "ricognizione aerea", potremo inoltre localizzare i vari bersagli (Anche attraverso i muri) e marcare i vari nemici presenti nelle aree di interesse (Dei quali scopriremo il livello, così da decidere quali affrontare per primi, e successivamente potremo conoscerne la posizione anche attraverso i muri), oltre alla possibilità di distrarli se si acquisisce la specifica abilità.
E poi, pensavate di affrontare "a piedi" le sconfinate distese di sabbia?
Bajek avrà a disposizione la possibilità di sfruttare animali da soma di vario tipo, richiamabili in qualsiasi momento del gioco (La cui apparizione avverrà anche poco dopo una morte causata dall'attacco di un grosso animale, oppure da un salto da un'altezza elevata).
Questi cavalli e cammelli ci permetteranno inoltre di trasportare dei corpi, affrontare dei combattimenti (Sfruttando sia le lance/spade sia gli archi) ed in varie occasioni di prendere parte anche alle storiche "corse delle bighe" negli ippodromi.
A far da contorno a tutto quel che è stato descritto sino ad ora vi è l'ambientazione stessa.
Sparsi per l'enorme mappa troveremo diversi punti di interesse, con alcuni enigmi (Non troppo difficili) da risolvere, luoghi che nascondono allo stesso tempo insidie e tesori, accampamenti più o meno grandi dell'esercito e, soprattutto, zone completamente navigabili, tramite le diverse imbarcazioni che troveremo ormeggiate oppure in movimento.
Viene inoltre introdotta la possibilità di nuotare sottacqua, oltre che di usare le armi durante il nuoto (Sia mai che un coccodrillo ti attaccchi, mica ti puoi fermare ad offrirgli un caffè!), così da scoprire anche qui specifici luoghi sommersi e relativi tesori.
Devo ammetterlo, temevo di rimanere in parte deluso da questo capitolo, come avvenuto con i precedenti, ma per fortuna mi son dovuto ricredere. Non è stato facile condensare in testo quanto messo a disposizione da Ubisoft. Le cose da vedere e fare sono veramente tante, e giocando il titolo scoprirete molto più di quanto son riuscito a descrivervi.
Giocando ad Assassin's Creed: Origins mi sono reso conto come il team di sviluppo, al fine di poter confezionare un titolo completo e rivoluzionario per la serie, che possa finalmente lasciarsi alle spalle i precedenti e non troppo convincenti capitoli, abbia preso ispirazione dai più recenti videogame realizzati da mamma Ubisoft.
L'ampio scenario, compresa la sua suddivisione ed il sistema di progressione delle trama, ricordano molto quanto visto in Ghost Recon: Wildlands, così come l'acquila Senu ricorda i droni di ricognizione presente anche su Watch Dogs 2, e la caccia agli animali - oltre al loro utilizzo per un differente approccio della missione - è presente nei più recenti Far Cry.
Il tutto rimescolato in chiave GDR, ricordando un po' The Witcher 3 del team polacco CD Project Red, ma senza annoiare i videogiocatori che non vogliono intervenire nell'evoluzione della trama, tramite articolati dialoghi et similia, limitandosi dunque a viverla così com'è.
In poche parole, un enorme ed allo stesso tempo validissimo "ibrido". Questo è il motivo per il quale nel titolo di questo articolo ho inserito l'attributo "la grande ispirazione". A questo punto vi starete chiedendo per quante ore può intrattenervi questo nuovo Assassin's Creed. Beh, molto probabilmente oltre 40. Com'è possibile?
Il team ha deciso di rendere le missioni secondarie, oltre che l'esplorazione in essere (Data la presenza di ambientazioni suggestive, che portano il giocatore a provare la "fame di esplorazione"), il fulcro del gioco (Sebbene queste non brillino sempre per originalità, dato che si tratta quasi sempre di uccidere qualcuno in fin dei conti, ma tutto sommato ci sta). Il giocatore è spinto ad affrontare quante più attività possibili, allontanandosì per un attimo da quelle principali, così da raggiungere il giusto livello per affrontare i nemici presenti in queste ultime, e di conseguenza scoprire per intero quanto il team canadese ha creato.
Ed il multiplayer?! Assassin's Creed: Origins è un titolo prettamente single-player, ma nasconde una piccola componente multigiocatore. Ad esempio, nei momenti in cui studieremo la mappa per scegliere il nostro obiettivo, potremo trovare, in via del tutto casuale, delle foto scattate da altri giocatori in quei luoghi (Il titolo offre un tool di cattura delle immagini affatto malvagio, seppur non avanzato come la tecnologia Ansel di Nvidia).
Potremo inoltre trovare i cadaveri di alcuni di loro, magari morti durante i combattimenti, e scegliere di vendicarli andando a cercare i responsabili della loro morte. Infine potremo sfidare i nostri amici in alcune arene, o nella corsa alle bighe.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, nulla da ridire sul lavoro degli sviluppatori. L'engine grafico è abbastanza avido di potenza, ma riesce ad offrire uno scenario senza eguali. Questo, da solo, potrebbe valere l'acquisto del gioco, che riesce a far immergere il giocatore in quel periodo storico caratterizzato da costruzioni imponenti, lunghe distese di sabbia, spledide acque su cui navigare e misteri da affrontare tutti d'un fiato, grazie ad un discreto comparto audio che fa da contorno al tutto (Non proprio eccezionale il doppiaggio Italiano di alcuni NPC).
L'unica pecca da segnalare, a parte qualche "piccolo" glitch incontrato di rado e l'incertezza di alcuni movimenti durante determinate "arrampicate", sono proprio le animazioni del nuovo sistema di combattimento, non proprio fluido, coreografico ed appagante per gli occhi. Trattandosi di un qualcosa che non prevede semplici movimenti, come visto in Assassin's Creed: Black Flag ove il danno della spada era sempre il medesimo, credo vi sia il bisogno di "raccordare" al meglio alcuni gesti.
Ad ogni modo, ed in fin dei conti, sono convinto che quest'anno valga la pena di spendere la cifra richiesta per questo nuovo Assassin's Creed: Origins, anche solo per godersi il viaggio nell'antico e suggestivo Egitto, caratterizzato da quell'alone di mistero - tra reale ed occulto - che ci attrae da sempre, e che gli sviluppatori hanno saputo realizzare.
Pro
- Il rinnovato gameplay è tutto sommato apprezzabile, anche se bisogna giocare alcune ore per familiarizzare con il nuovo sistema di comandi
- Apprezzabile la necessità di sfruttare le missioni secondarie per aumentare il nostro livello, così da aumentare sensibilmente le ore di gioco
- Trama discreta ed interessante, che si sviluppa maggiormente dopo le prime ore di gioco
- Difficoltà di gioco selezionabile in qualsiasi momento
- Progressione delle abilità e personalizzazione personaggio/armi
- Ottima estensione dello scenario free-roaming, molto completo ma sopratutto "vivo" ed interessante da esplorare
- Libertà di approccio nella gestione degli obiettivi da compiere, sia in modalità stealth sia all'arrembaggio, sfruttando le diverse armi e così via
- Apprezzabile la piccola componente online
- L'effetto complessivo dell'engine grafico è ottimo e suggestivo, un plauso agli sviluppatori
Contro
- L'acquila Senu è fin troppo "over-power", spezza quell'idea di realismo infusa durante il gioco
- Alcune animazioni del sistema di combattimento necessiterebbero di una rivisitazione
- AI dei nemici non convincente, alle volte altalenate, basta poco alle volte per sfuggirgli
Il voto di Bits and Chips